Ragusa – L’agricoltura e la zootecnia in Sicilia sono tesori da valorizzare, non solo per la bellezza dei nostri paesaggi, ma anche per il sapore autentico dei prodotti che offriamo. Le produzioni siciliane hanno un posto speciale nel cuore degli italiani all’estero, e bisogna vedere in esse opportunità immense nel mercato globale”. Così, l’On. Massimo Romagnoli, Presidente della 5ª Commissione “Promozione del sistema Italia all’estero” del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e coordinatore del MAIE Europa, intervenuto questa mattina alla Festa del Garofano Rosso, ad Acate, durante il dibattito sul tema: “L’importanza dell’agricoltura e della zootecnia nel tempo, enogastronomia e turismo in Sicilia” insieme ad altri illustri relatori tra cui: il Dott. Marini, segretario nazionale della Dc; l’On. Assenza, capogruppo FdI all’Ars e il Dott. Gianforte, presidente dell’Associazione “Aiutiamoci”.
Romagnoli ha continuato il suo intervento parlando di un’altra preziosa opportunità per l’economia dell’Isola, che ben si correla all’agricoltura: “In sintonia con l’Anno delle radici italiane previsto per il 2024, un’iniziativa preziosa del Ministero degli Affari Esteri, stiamo lavorando al progetto ‘turismo delle radici’, che mira a riavvicinare gli italiani emigrati e i loro discendenti. Questo progetto non solo rafforza i legami tra le comunità all’estero e l’Italia, ma crea opportunità economiche nei piccoli comuni spesso trascurati. Dall’offerta turistica ai musei dell’emigrazione italiana, dalla digitalizzazione degli archivi alle esperienze personalizzate, il ‘turismo delle radici’ è un’opportunità che abbracciamo con entusiasmo per promuovere le nostre radici italiane nel mondo”.